L’installazione di una pellicola a controllo solare non è un dettaglio di secondo piano: decidere se applicarla sul lato interno o esterno del vetro influisce su efficienza energetica, durabilità e sicurezza del serramento. Le versioni esterne, ad esempio, intercettano il calore prima che attraversi il vetro, riducendo lo stress del telaio; le pellicole interne, invece, offrono una posa più semplice e una vita utile superiore, perché protette dagli agenti atmosferici.
Come funzionano le pellicole
Sia le soluzioni interne sia quelle esterne sono laminati multistrato in poliestere o nano-ceramica, dotati di coating riflettenti che filtrano selettivamente lo spettro solare. La differenza è dove avviene la riflessione: sul vetro stesso (installazione interna) o prima che il raggio infrarosso lo colpisca (installazione esterna). Nel secondo caso si ottiene un taglio del calore più alto su vetri doppi o basso-emissivi.
Assorbimento e rischio di shock termico
Le pellicole interne trattengono parte del calore nello spessore del vetro, che può scaldarsi fino a 10 °C in più nelle giornate estive. Su vetrate stratificate o low-E occorre valutare attentamente la compatibilità per evitare dilatazioni differenziali e possibili rotture.
Barriera esterna più efficiente sul calore
Quando la pellicola è applicata all’esterno, respinge la radiazione solare prima che attraversi la lastra, alleggerendo il lavoro degli impianti di climatizzazione e riducendo il rischio di zone calde interne.
Pellicole interne: pro, contro e contesti ideali
Scelte diffuse in contesti residenziali e uffici facilmente accessibili, le pellicole interne sono disponibili in un’ampia gamma di finiture – neutre, specchianti, decorative – e hanno una garanzia che può superare i 12-15 anni. La posa avviene senza ponteggi e può essere programmata in qualsiasi stagione, perché non è sensibile a pioggia o escursioni termiche. Le limitazioni emergono su vetri doppi di ultima generazione, dove l’assorbimento extra può ridurre l’efficacia termica e aumentare la temperatura della lastra.
Durabilità e manutenzione minima
Protetta da urti e intemperie, la pellicola interna richiede solo pulizie periodiche con detergenti a pH neutro. Graffi e abrasioni sono rari; qualora si rendesse necessaria la sostituzione, l’operazione è rapida e non prevede impalcature.
Compatibilità con vetri semplici e antichi
Sui vetri monolitici o d’epoca, l’assorbimento termico è generalmente tollerato: il film interno garantisce filtro UV superiore al 99% senza alterare l’estetica del serramento, soluzione apprezzata nei centri storici soggetti a vincoli.
Pellicole esterne: prestazioni al top e criticità di posa
Gli sviluppi tecnologici dell’ultimo quinquennio hanno reso le pellicole esterne la scelta privilegiata per facciate continue, grattacieli e vetrate dotate di vetro camera basso-emissivo. Grazie a un assorbimento termico ridotto e a un fattore solare che scende fino a 0,08, questi film limitano il carico sull’impianto HVAC, con notevoli tagli dei consumi di raffrescamento.
Resistenza agli agenti atmosferici
I prodotti di fascia alta impiegano coating acrilici antigraffio e stabilizzatori UV che salvaguardano la pellicola da pioggia acida, sabbia e smog. Le garanzie variano dai 5 ai 10 anni; con una corretta manutenzione – lavaggi delicati e ispezioni annuali – la vita utile può prolungarsi oltre la copertura contrattuale.
Criticità logistiche
La posa esterna richiede finestre raggiungibili da piattaforme o funi e condizioni meteorologiche asciutte: umidità superiore al 70% o temperature sotto i 5 °C possono compromettere l’adesione. Una programmazione accurata dei lavori è quindi essenziale per evitare ritardi e costi extra.
Criteri per la scelta
Non esiste una soluzione universale. L’analisi deve considerare tipologia di vetro, orientamento, clima locale e fattibilità di cantiere. Film applicati all’interno ed esterno possono anche coesistere: una pellicola esterna altamente riflettente sulle facciate sud-ovest e un film interno neutro su lati meno esposti creano un bilanciamento tra efficienza e comfort visivo.
Tipologia di vetro
- Vetri singoli o vecchi doppi: entrambe le soluzioni sono idonee, con lieve preferenza per la pellicola interna per semplicità di manutenzione.
• Vetri basso-emissivi: meglio pellicola esterna per evitare l’“effetto radiatore”.
• Vetri stratificati di sicurezza: valutare il coefficiente di assorbimento; se supera il 50 %, si consiglia l’installazione esterna.
Esposizione solare e clima
Nelle zone climatiche C, D ed E italiane, caratterizzate da estati calde, l’esterno consente risparmi maggiori. In aree con inverni rigidi e scarsa radiazione estiva (zona F alpine), la pellicola interna mantiene un equilibrio migliore tra guadagno solare invernale e protezione estiva.
Accessibilità e tempi di posa
Se le facciate sono raggiungibili solo mediante piattaforme aeree, il costo aggiuntivo può rendere preferibile una soluzione interna, specie per superfetazioni residenziali modeste. Gli edifici in esercizio continuo (ospedali, hotel, data center) optano spesso per la posa esterna per evitare disagi agli occupanti.
Risparmio energetico e ritorno dell’investimento
Secondo l’International Window Film Association, una pellicola ad alte prestazioni può ridurre il carico di raffrescamento fino al 30%, con un payback che oscilla fra 3 e 6 anni a seconda della taglia dell’impianto e del costo dell’energia. Su edifici commerciali con grandi superfici vetrate il ritorno si accorcia di 12-18 mesi.
Benefici collaterali
Oltre al taglio dei consumi, entrambi i tipi di film eliminano quasi del tutto i raggi UV, preservano arredi e opere d’arte e attenuano l’abbagliamento visivo. Le versioni di sicurezza aumentano la resistenza agli urti, riducendo la proiezione di schegge in caso di rottura accidentale.
Check-list rapida
Prima di scegliere tra Pellicole Interne oppure Esterne, verifica:
- Tipo di vetro ed eventuali coating basso-emissivi.
- Accesso sicuro alle superfici da trattare.
- Obiettivi di performance: riduzione calore, privacy, sicurezza.
- Budget disponibile per ponteggi o piattaforme.
- Manutenzione programmata dell’edificio.
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